AMBITI FORMATIVI

E’ possibile formarsi o aggiornarsi professionalmente attraverso il metodo PREPOS, che offre COMPETENZE RELAZIONALI utilizzabili TRASVERSALMENTE in molteplici contesti (lavorativo, famigliare, scolastico, personale).

Le unità formative sono composte da una parte seminariale ed una laboratoriale, in modo tale da fare esperienza della teoria appresa e poterla fin da subito mettere in pratica.

La formazione svolta è riconosciuta come aggiornamento professionale per counselor ACP

 

COMUNICAZIONE, RELAZIONI e PERSONOLOGIA

Le 7 tipologie di personalità: avaro, ruminante, delirante, sballone, apatico, invisibile, adesivo. Le emozioni di base. La comunicazione verbale e non verbale, simbolica, dinamica, narrativa. Le relazioni di affinità ed opposizione, l’empatizzazzione relazionale.

ORIENTAMENTO, LEADERSHIP e GRUPPI

Le tipologie di gruppo. Orientamento al percorso di studi. Metodo di lavoro e metodo di studio. Orientamento al lavoro. Tipi di leadership. Gestione delle relazioni di staff. Team building.

SENTIMENTI, GENITORIALITA’ e COPPIA

Valori e sentimenti. Sviluppo della maternità e paternità. Relazioni di affinità ed opposizione. Relazioni transgerelazionali. Sessualità. Risoluzione del conflitto. Tipologie di coppia e famiglia.

Artigiani dell'educazione

PRIMO LIVELLO

Organizzato mediante lezioni e gruppo di incontro

L’individuazione dei bisogni educativi del singolo soggetto è solitamente affidata alla intuizione dell’educatore che predispone un piano educativo sulla base delle attività che possono essere proposte sia sul piano della prevenzione primaria che secondaria.

Il metodo di lavoro di Prevenire è Possibilepropone il lavoro mirato ai bisogni del soggetto cercando di individuare:

  1. Il tipo di disagio e di bisogno educativodel singolo (povertà affettiva, mancanza di autostima, mancanza di motivazione, mancanza di responsabilità, mancanza del senso dei limiti, eccesso di reattività e di aggressività, eccesso di controllo per predisporre itinerari educativi capaci di trasmettere i valori necessari al superamento del disagio per armonizzare la personalità.
  2. Le 10 regole base per la conduzione del gruppo di incontro. L'esperienza del gruppo come laboratorio per la formazione e l'intervento educativo sulla persona
  3. Itinerari educativi. L'esperienza del gruppo consente la spiegazione dei percorsi educativi e la loro applicazione anche nelle attività ricreative, ludiche, sportive e di animazione. Il risultato da raggiungere è quello di indirizzare verso le diverse attività a seconda degli obiettivi. (Ad es. Il soggetto deve imparare a divertirsi ed ad avere maggiore capacità comunicativa o invece deve imparare a concentrarsi? Meglio l’attività teatrale o la fotografia? Meglio uno sport di squadra o una competizione individuale?).
  4. La descrizione delle tipologie del disagio, nel linguaggio non etichettante e non diagnostico di Prevenire è Possibile (ansiosi, ruminanti, deliranti, sballoni, apatici, invisibili e adesivi)offrono quadri di interpretazione del disagio verificabili attraverso il Questionario di Artigianato Educativo e successivi modelli di percorso educativo.
  5. Il questionario di artigianato educativo ha lo scopo di fornire strumenti per la comprensione e di interpretazione del modo di essere dei soggetti. Si presenta cioè come una pista attraverso la quale attuare una migliore conoscenza di sé e delle proprie capacità relazionali. Il questionario viene interpretato collettivamente per apprenderne l'utilizzo.

La distribuzione delle personalità nel gruppo

SECONDO LIVELLO

Organizzato mediato lezioni e gruppo di incontro

A seguito dell'individuazione delle tipologie personali verranno offerti strumenti per comprendere le dinamiche relazionali in gruppo e le sequenze di interazione attraverso lo studio di:

  1. La teoria dell'empatia. La teoria dell'empatia nell'ottica proposta da Edith Stein e la descrizione delle tipologie di relazione presenti nella nostra vita quotidiana. Sperimentazione dell'interpretazione del vissuto altrui secondo le modalità dell'empatia.

  2. Le relazioni con gli affini elettivamente. Nell'incontro con altre persone ciascuno percepisce quanto l'altro può rappresentare per lui e come, attraverso la relazione, sia possibile acquisire modalità di vita, valori ed atteggiamenti su cui ciascuno è carente. L'incontro tra le diversità diventa così scoperta ed attuazione delle personali affinità ed occasione di crescita

  3. Le relazioni con gliopposti. Le difficoltà relazionali insorgono quando si attua una relazione con modelli di vita e di valori che sentiamo opposti ai nostri. Si tratta di soggetti che ci bloccano, o ci manipolano, o ci opprimono o ci avvolgono o sono troppo apatici per le nostre disposizioni attuali. Spesso rivediamo in loro caratteristiche che ci ricordano altri momenti della nostra vita o persone che ci hanno ferito. La relazione con gli opposti è problematica e può diventare possibile solo attraverso la comprensione del loro punto di vista sulla realtà. Spesso la relazione tra opposti, ove non cresca la comprensione reciproca, diventa confliggente e si blocca.

  4. Le relazioni con i simili. Si tratta di coloro che sono simili a noi e con i quali entriamo immediatamente in risonanza. Sovente però rinforzano i nostri copioni e ci impediscono di crescere.

  5. Le possibilità di conciliazione tra tipi. Per conciliazione si intende la costruzione di una base relazionale comune. Al contrario della riconciliazione che è invece un esercizio di disposizione relazionale molto più complesso perché deve essere attuata nel caso dell'innesco del conflitto. Il ruolo del paciere e il ruolo del mediatore

La conduzione dei gruppi

TERZO LIVELLO

Organizzato mediante lezioni e gruppo di incontro

Il gruppo di incontro è una unità di relazione in cui i partecipanti imparano a relazionarsi l'un l'altro sulla base dei vissuti empatizzati su cui esercitare confronto circa le personalità incentrate su una o più emozioni di base (rabbia, vergogna, apatia, superbia, avarizia difensiva, slancio affettivo superficiale, tensione all'ingordigia affettiva). Ad esse vengono contrapposte le vie per l'acquisizione educative delle virtù interiori e relazionali indispensabili per il superamento di tali fissità dei copioni personali e cioè, rispettivamente: la calma e la pace interiore, l'autostima, la motivazione, l'umiltà, la generosità e la tolleranza, la coerenza, la capacità di accontentarsi.

  1. Il ciclo di vita del gruppo di incontro e le sue dinamiche evolutive.
  2. L'accensione e l'organizzazione, la gestione e la conduzione di un gruppo di incontro. La capacità di lettura dei copioni.
  3. L'interpretazione dei climi socialie delle personalità collettive di gruppo
  4. Elementi di teoria dei gruppi utili a distinguere le tipologie di gruppo dianimazione, gruppo diformazione e gruppo di incontro e le diverse dinamiche presenti oltreché le divergenti finalità di questi orientamenti di gruppo.
  5. Le 10 regole di conduzione del gruppo di formazione e del gruppo di lavoro e la scelta delle metodologie a seconda dei contesti.

Le personalità collettive di gruppo

QUARTO LIVELLO

Organizzato mediante lezioni e gruppo di incontro

Le personalità collettive di gruppo:

  1. Ciclo di vita dei gruppi e personalità collettive. La durata dei gruppi e le forme da essi assunte a seconda dei membri e delle relazioni tra di loro.
  2. Le reti gruppali ed intergruppali: modelli di rete famigliare, amicale, di vicinato, di scuola e di lavoro, di servizio
  3. Reti di relazione e indicatori di personalità collettive
  4. Gruppo confliggente e reti di coalizione. Contesti di formazione della confliggenza, personalità elettive alla confliggenza, interessi contrapposti, sovrapposizione di interessi, interessi collettivi, visibilità sociale degli interessi. Superamento dei conflitti nello scopo comune. Possibilità di esistenza del gruppo e scelte di dissoluzione.
  5. Gruppo affiliativo e reti affettive. Adesione a situazioni stabili di riempimento emozionale, convivenze, carenze affettive e affiliazione.
  6. Gruppo fusionalee reti estemporeanee. Incorporazione per la sperimentazione di emozioni forti, piacere ed angoscia nella relazione. Seduzione e manipolazione, condizionamento sociale, condiscendenza e conformismo
  7. Gruppo di differenziazione e reti politiche. Relazioni che si esprimono mediante affermazione della identità individuale, mediazione, controllo sulle comunicazioni, coalizioni interpersonali, istigazione e imbroglio.
  8. Gruppi centrati sul controllo e reti difensive. Istituzione e normatività. Rigidità e resistenza al cambiamento, formalizzazione delle relazioni, diritto e contratto
  9. Gruppi dissolventi e reti invisibili. Il non gruppo, i gruppi marginali, la mancanza di integrazione

 

Gli strumenti applicativi nei diversi contesti (scuola, associazione, famiglia e comunità)

MODULO TRASVERSALE

(I CONTENUTI DI QUESTO MODULO SARANNO SVOLTI ALL'INTERNO DEGLI ALTRI QUATTRO A SECONDA DELLE PREFERENZE DEI CORSISTI)

  1. L'interpretazione delle personalità collettive di classe e individuazione dell'intervento educativo idoneo sullo specifico clima relazionale della classe e consulenza ai consigli di classe sulla tipologia della classe (la classe fallita, la classe confliggente, la classe amorfa, la classe costruttiva). Consulenza ai consigli che intendano avvalersi al loro interno delle modalità di discussione del gruppo di incontro. Strumenti di " cooperative learning " per migliorare l'apprendimento collettivo della classe, orientamento gestito nel gruppo di incontro, progetti di accoglienza per gli studenti del primo anno (introdotta nell'ordinamento scolastico da Prevenire è possibile) e modelli di relazioni incrociate interistituto per la gestione della continuità.
  2. Modelli di scuola genitori articolate mediante gruppi di incontro o gruppi di formazione interattiva. Analisi delle tipologie famigliari (la famiglia effusiva, la famiglia difensiva, la famiglia comunicativa, la famiglia iperprotettiva, la famiglia affettiva, la famiglia oppressiva) e modelli di intervento sulle diverse tipologie. La conciliazione e le tipologie famigliari. Lo sviluppo delle relazioni simboliche di maternità e di paternità.
  3. Modelli di interpretazione delle tipologie di personalità collettiva all'interno del Terzo Settore (associazionismo, volontariato non registrato, self help, volontariato nei servizi, volontariato registrato, cooperazione) e dinamiche relazionali interne e di rete esterne. Cultura del lavoro sociale e formazione organizzativa
  4. Interpretazione dei modelli di comunità e casa famiglia (città di accoglienza, educativa, di lavoro, terapeutica, di vita). Eccesso di affiliazione e carenza di affiliazione. Efferverscenza di stato nascente e istituzionalizzazione delle strutture. Modelli di organizzazione e tipologie di bisogni. Ciclo di vita delle esperienze.
    Modelli di strutture reticolari nei servizi: Funzioni di acquisizione, mantenimento, conservazione, specializzazione adattamento, espressione e relazione
    Modelli di strutture reticolari nelle aziende, personalità collettive e target di mercato: RAMPANTE, progressisti (6% della popolazione) si manifestano con una miscela di personalità tendenti all’incorporazione e al conflitto, e gli Achievers (9% della popolazione) possono essere compresi nella personalità confliggente che ha sublimato nel lavoro e nella riuscita sociale. CONSERVATRICE, i Conservatori (13% della popolazione) vivono di ostentazione e di affermazione del personale potere. TRADIZIONALISTA, i Puritani (12% della popolazione) ripudiano gli aspetti frivoli della vita, i Cipputi (5% della popolazione) vivono una condizione di grande insoddisfazione per la mancanza di successo. STATICA, gli Arcaici (11% della popolazione) troviamo la accettazione delle strutture di diseguaglianza e di gerarchia nella società, gli Integrati (12%) della popolazione accettano sia la loro condizione sociale sia la cultura dominante negli aspetti positivi e negativi. EFFERVESCENTE, gli Affluenti (12,5% della popolazione) vogliono star bene. Sono interessati al loro aspetto, alla moda ed agli aspetti meno impegnati del vivere sociale. INNOVATIVA, gli Autodiretti prendono le distanze dall’innamoramento ingenuo per le mode, pur scegliendo con cura i consumi, gli Ecologisti (10% della popolazione), pur distribuiti in diverse personalità e target, si ritrovano in contatto con tali modelli di impresa.